In
semiotica, il
codice è un
insieme di
segni, noti o no, prevedibili o no, in cui possiamo distinguere due piani: il piano dei
significanti, detto anche da
Hjelmslev, "piano dell'espressione", e il piano dei
significati, detto "piano del contenuto"; e due ordini di rapporti, quelli
"interni" o formali propri del codice con le sue parti, ed
"esterni" o materiali propri del codice e dei segni con le realizzazioni semiotiche particolari e i particolari utenti.