La
fuga è una
forma musicale polifonica basata sull'elaborazione
contrappuntistica di un'idea tematica (a volte due o tre), che viene esposta e più volte riaffermata nel corso della ricerca di tutte le possibilità espressive e/o contrappuntistiche da essa offerte. La struttura della fuga e i procedimenti
imitativi e
canonici in essa applicati si sono consolidati tra il
XV e il
XVII secolo. Dalla seconda metà del
Seicento alla prima metà del
Settecento (quindi nel momento di massimo splendore del
Barocco) la fuga è stata la più importante forma contrappuntistica strumentale. Per le sue caratteristiche, la fuga è stata scritta soprattutto per
strumenti polivoci (in grado cioè di produrre contemporaneamente due o più suoni) ma anche per vari insiemi strumentali o vocali. È considerata una delle più importanti espressioni del contrappunto nella storia della polifonia occidentale.