Questo movimento venne avviato dal
pastore anglicano John Wesley nel
XVIII secolo. Wesley costituì inizialmente una associazione di studenti ad Oxford, che si prefiggeva di suddividere “metodicamente” la giornata fra lo studio della Bibbia, la preghiera e il servizio ai carcerati e alle persone in situazioni sociali di povertà e abbandono: da qui il nome di metodisti (originariamente dato in senso denigratorio dagli avversari). L'intenzione di Wesley era originariamente quella di creare un
movimento di risveglio all'interno della
Chiesa anglicana, che portasse a una maggiore attenzione agli evidenti problemi sociali della
Gran Bretagna all'epoca della
rivoluzione industriale; solo in seguito il metodismo assunse i connotati di dottrina indipendente dalla matrice
anglicana, abbracciando la teologia riformata e diventando una Chiesa indipendente.