Biografia
Ultimo di quattro figli, tra cui la scultrice
Camille, a causa dell'attività di alto funzionario dell'amministrazione statale svolta dal padre, è costretto a spostarsi continuamente, fino al trasferimento del
1882 della famiglia Claudel a Parigi. Resta comunque legato a Villeneuve, suo paese natale, specialmente per il rapporto con il nonno materno, morto nel
1881. Durante la sua giovinezza a Parigi perde la fede ed entra in contatto con il
positivismo imperante nella società dell'epoca, che però rifiuta decisamente preferendo il movimento anarchico. Contemporaneamente si interessa alla letteratura privilegiando, fra gli altri,
Shakespeare,
Dante,
Dostoevskij, e tra i contemporanei
Zola,
Hugo e
Ernest Renan. Conosce
Mallarmé e partecipa ai suoi
martedì, incontrando anche
Verlaine e rimanendo affascinato dalla lettura di
Rimbaud, cui rimarrà sempre legato. Durante questo periodo vive un travaglio interiore che lo porta alla conversione al
cattolicesimo nel
1886. Tale avvenimento, secondo il racconto dello stesso Claudel, avviene a
Notre-Dame de Paris, ascoltando il
Magnificat durante la Messa di
Natale. La sua vena artistica, pur se molto discontinua, si sviluppa da questo momento in poi con temi profondamente cristiani.