La
musica cinese, ritenuta di origine divina e strettamente connessa alla
cosmologia e all'
astrologia, durante la
dinastia Zhou (
1122 a.C.-
256 a.C.) aveva un ruolo importante all'interno delle complesse situazioni
rituali e divine cinesi: associata alla
danza, essa accompagnava i cerimoniali religiosi collegati alla natura e alle tappe fondamentali della vita umana infatti nelle corti degli imperatori non dovevano mancare mai le danze soprattutto nei momenti di celebrità o dei riti religiosi, inoltre si credeva che in Cina la musica avesse un ruolo formativo per lo spirito e l'anima. Si riconosceva alla musica la capacità di agire sull'individuo condizionandone i comportamenti in senso positivo o negativo; il filosofo
Confucio (551-
479 a.C.) espresse opinioni molto simili a quelle che, nel V secolo a.C., il
greco Damone divulgava ad
Atene, soprattutto riguardo alla necessità di un attento controllo statale sulla diffusione dei repertori musicali.