Il termine trascendentale, da non confondersi con "trascendente", ha assunto in filosofia diversi significati: comparso per la prima volta nella filosofia medievale per designare una proprietà massimamente «universale», fu rielaborato dal filosofo tedesco Kant e dagli idealisti tedeschiFichte e Schelling in riferimento a ciò che esiste «in sè e per sé» ma è funzionale ad altro da sè; quest'ultimo significato è stato riadattato infine dalla fenomenologia di Husserl.