Il
DIY (abbreviazione di
Do It Yourself, equivalente dell'italiano
fai da te) è un'etica nata e diffusa all'interno della cultura
punk, che propugna il rifiuto per le
major della distribuzione musicale, ritenute capitaliste, espresso nello
slogan DIY not EMI, e la formazione di
etichette indipendenti con cui pubblicare i propri album. Tra le etichette più importanti nate da quest'etica Flat Earth Records, Loony Tunes Records, Profane Existence e
Crass Records, mentre tra i gruppi più noti si segnalano
Crass e
Fugazi. Quest'etica è diffusa principalmente nell'
anarcho punk e nell'
hardcore punk, e l'etichetta
simbolo può essere considerata la
Crass Records, che ha pubblicato moltissimi gruppi anarcho punk degli anni '80 fra cui
Flux of Pink Indians,
Rudimentary Peni e
Conflict. Dall'autoproduzione dei dischi poi l'etica del DIY si è anche espansa, per abbracciare sempre più aspetti della vita quotidiana e della commercializzazione. Un altro aspetto importante del DIY è la produzione e distribuzione di
fanzine, ossia giornali autoprodotti, che cercavano di diffondere notizie e idee della scena punk. Col tempo poi si è arrivati anche a magliette, toppe, spille e beni di consumo materiali, quali saponi e oggetti per la cura del corpo. Grazie all'hardcore americano dei primi '80, il DIY ha avuto una larghissima diffusione tra i gruppi e i giovani, fino a diventare una vera e propria scelta non solo musicale, ma anche di vita.