Nell'
868 il turco
Aḥmad b. Ṭūlūn fu incaricato dal proprio patrigno Bayākbāk d'incassare in sua vece i tributi che la gerarchia turca dominante nella corte
califfale di
Sāmarrāʾ gli aveva attribuito.
Ibn Ṭūlūn invece si ritagliò un proprio potere personale e, grazie a un esercito composto dai più svariati elementi etnici, avviò una politica personale che fa parlare legittimamente dell'Egitto come del primo Stato nazionale distaccatosi dalla
Umma islamica, dal momento che gli
Aghlabidi d'
Ifrīqiya e i
Tahiridi del
Khorāsān costituivano una dinastia
governatoriale sottoposta al controllo califfale.