La
poliritmia in
musica consiste nell'impiego simultaneo di più
ritmi nelle singole voci di una composizione e si differenzia dal semplice impiego occasionale di
gruppi irregolari (es.
terzine) in una sola voce che produce soltanto una diversione melodica. Una poliritmia, per essere detta tale, richiede che l'impiego simultaneo dei ritmi nelle diverse parti produca una ricchezza di varietà ritmica, piuttosto che semplicemente
melodica.