3 gennaio - Il boicottaggio del tabacco iniziato dai Milanesi il 1º gennaio sfocia in una rivolta cittadina che viene repressa dall'esercito austriaco, provocando 6 morti.
17 febbraio - ReCarlo Alberto di Savoia firma lo statuto e vengono concessi gli stessi diritti politici e civili ai valdesi come gli altri sudditi.
22 febbraio - Parigi: rivoluzione che porterà alla Seconda repubblica. Il popolo francese si riversa nelle strade di Parigi e punta sulle Tuileries dove il sovrano è assediato. Alla Camera dei deputati la duchessa d'Orleans mostra ai deputati il piccolo erede al trono di Francia ma la folla non si placa. I deputati decidono quindi di salvare la dinastia sacrificando la monarchia. Il palazzo reale è invaso dai manifestanti che scagliano dalla finestra il trono e poi gli danno fuoco.
24 febbraio - Luigi Filippo abdica e fugge in Inghilterra con la moglie. Il repubblicano Alphonse Lamartine nomina i nuovi membri del governo, ufficializzando la nascita della Seconda Repubblica il 25 febbraio.
4 marzo - Carlo Alberto di Savoia concede lo Statuto albertino (così denominato poiché il Re chiedeva un documento unico e diverso dalle Costituzioni dei paesi esteri, ma in effetti tale carta fu la copia della costituzione francese del 1830 e quella Belga 1831), per non risultare inferiore al Re del Regno delle Due Sicilie, Ferdinando II di Borbone.
13 marzo – Vienna: rivoluzione antiasburgica a Vienna, con occupazione studentesca dell'Università. Il governo reagisce con violenza, chiedendo l'intervento di Windischgrätz, che pone la città sotto assedio il 15 marzo.
15 marzo - Berlino: rivoluzione (poi fallita) nella Confederazione tedesca, che porta alla concessione della costituzione e del suffragio universale maschile. Nel frattempo vengono fatte maggiori pressioni per portare alle dimissioni di Metternich.
16 marzo - A Berlino viene repressa un'insurrezione popolare provocando 800 morti.
17 marzo - Venezia: Si diffondono le notizie sulla promessa della costituzione, portando ad una insurrezione popolare che chiede la liberazione di Manin e Tommaseo. Manin progetterà nei giorni seguenti una rivolta, che porta alla conquista dell'Arsenale il 22 marzo; nonostante il discorso di Alois Palffy, il popolo si riunisce in Piazza San Marco guidato da Manin che, salito su un tavolo di fronte al Caffè Florian, proclama la Repubblica di San Marco, il cui primo governo viene formato il 23 marzo.
24 marzo - Pio IX permette la partenza per il confine nord del contingente pontificio, sotto gli ordini del generale piemontese Giovanni Durando. Poi, il 26, anche di un contingente di volontari (2.300 universitari) partì verso nord, al comando del gen. Andrea Ferrari.
8 aprile - Primo scontro di rilievo tra Austriaci e Piemontesi, che respingono le truppe asburgiche a Goito.
19 aprile - Ha inizio la guerra della Prussia contro il Comitato nazionale polacco che lottava per l'indipendenza del proprio paese. Si conclude il 9 maggio con la vittoria prussiana.
23 aprile - Nonostante una strenua resistenza, dovuta anche a molti dei volontari arruolati nei giorni precedenti, Udine viene conquistata dal comandante austriaco Nugent. Manin si convinse perciò a chiedere aiuto al Piemonte.
29 aprile - A seguito delle proteste dell'Austria, papa Pio IX pronuncia l'allocuzione Abhorret a bello, con cui rinnega la volontà di portare guerra ad un altro Stato cattolico. Il contingente pontificio viene richiamato entro i propri confini. Durando aveva però attraversato il Po già il 22 aprile.
30 aprile - A Pastrengo, l'esercito Sardo obbliga gli austriaci a ritirarsi.
6 maggio - Carlo Alberto prova un'offensiva a Verona, sperando nell'insurrezione cittadina che però non avviene, causando il ritiro dell'attacco.
9 maggio - Dopo esser riuscito a rallentare Nugent sul Piave con l'aiuto di Durando, Ferrari è costretto alla resa nella battaglia di Cornuda contro lo stesso comandante austriaco, che potrà così giungere a Verona il 25 maggio.