Per
giusnaturalismo o
dottrina del diritto naturale (dal latino
ius naturale, «diritto di natura») s'intende la corrente di pensiero giusfilosofica che presuppone l'esistenza di una norma di condotta intersoggettiva universalmente valida e immutabile, fondata su una peculiare idea di
natura (ma, come nota
Bobbio, «‘natura' è uno dei termini più ambigui in cui sia dato imbattersi nella storia della filosofia»), preesistente a ogni forma storicamente assunta di
diritto positivo (termine coniato dai medievali, derivato dal greco
thésis, tradotto in latino come
positio; e, appunto,
positivum riproduceva letteralmente il senso greco del
dativo thései, riferentesi al prodotto dell'opera umana) e in grado di realizzare il miglior ordinamento possibile della società umana, servendo «in via principale per decidere le controversie fra gli Stati e fra il governo e il suo popolo».