Per più di vent'anni sedette alla
Camera dei Comuni come membro del
partito Whig (i
liberali), avversari dei
Tories (
conservatori). Viene ricordato soprattutto per il suo sostegno alla lotta condotta dalle
colonie americane contro re
Giorgio III, anche se si oppose alla loro indipendenza, lotta che portò alla
Guerra di indipendenza americana, come anche per la sua decisa opposizione alla
Rivoluzione francese con l'opera
Riflessioni sulla rivoluzione in Francia. Il dibattito sulla rivoluzione rese Burke una delle figure principali della corrente
conservatrice del
partito Whig (che soprannominò “
Old Whigs”), in opposizione ai “
New Whigs” filo-rivoluzionari, guidati da
Charles James Fox. Burke pubblicò anche opere
filosofiche sull'
estetica e fondò l'«
Annual Register», una rivista politica. La polemica di Burke sulla Rivoluzione stimolò il dibattito in Inghilterra: ad esempio l'anglo-americano
Thomas Paine rispose alle
Riflessioni con
I diritti dell'uomo, mentre
William Godwin scrisse l
'Inchiesta sulla giustizia politica condannando gli esiti sanguinosi della rivolta, ma senza ripudiare i principi che l'avevano ispirata, come fece invece Burke.