Biografia
Non sappiamo quasi nulla della sua vita, nemmeno la data esatta di nascita. Le notizie sulla moglie di Dante sono circoscritte intorno alla famiglia d'origine, la nobile casata dei
Donati: Gemma, infatti, era figlia di
ser Manetto e cugina di
Corso,
Forese e
Piccarda Donati. Fu presto legata da un "
instrumentum dotis" (9 gennaio
1277) a
Dante, figlio di
Alighiero degli Alighieri, presso il notaio ser Oberto Baldovini. La giovane sposò Dante dopo alcuni anni, attorno al
1285, e gli diede quattro figli:
Iacopo,
Pietro,
Antonia e Giovanni. Non ci sono nell'opera di Dante allusioni dirette ed esplicite alla moglie, e non sappiamo niente delle vicende coniugali della coppia, né tantomeno della vita di Gemma: incerte e dubbiose sono le critiche impietose date dal
Boccaccio nel suo
Trattatello in laude di Dante, e ancor di più quelle fornite dal letterato ottocentesco
Vittorio Imbriani. Marco Santagata, il quale rimane su una posizione neutrale al riguardo, sottolinea però che Dante manifestò sempre un particolare affetto verso alcuni membri della famiglia della moglie, nonostante il ruolo che i Donati ebbero nell'esiliarlo. Alla morte di Dante, si sa che Gemma era ancora viva: nel 1329 ella reclamò presso le autorità fiorentine, infatti, la parte della sua dote dai beni confiscati al marito. In un
atto notarile del 9 gennaio
1343 Gemma è ricordata come già defunta.