Il movimento
nazionalista dei
Giovani Ottomani (in
lingua turca Yeni Osmanlilar) nacque nel
1865 nell'
impero ottomano, sotto il regno di
Abdülaziz. Si trattò di un gruppo di modernizzatori, formato per lo più da giovani intellettuali, il cui più eminente rappresentante fu Nāmiq Kemāl, e che trovarono il loro punto di riferimento nel principe egiziano Mustafa Fazyl. I tempi non erano ancora maturi e su di loro cadde la condanna del sultano che li costrinse a scegliere tra l'esilio ed il confino in una sperduta provincia. Essi optarono per l'esilio e si recarono in Europa da cui faranno ritorno solo all'epoca delle riforme costituzionali di
Abdul-Hamid II.