Biografia
È considerato una delle figure più importanti del
Secolo d'Oro della cultura e della potenza militare
spagnola, autore di
versi ancora oggi studiati e di opere
teatrali che hanno lasciato il segno nella cultura spagnola. Al Colegio de Santa Catalina di
Cordova e poi a
Salamanca acquisì conoscenze di
matematica,
filosofia,
grammatica,
latino,
greco,
musica,
scherma e
giurisprudenza senza
laurearsi. Si avviò alla carriera ecclesiastica, a 14 anni prese gli abiti minori. Nel 1585 fu economo del capitolo della
cattedrale di Cordova e prese gli ordini maggiori. Si recò in missioni ecclesiastiche a
Madrid,
Granada,
Valladolid,
Cuenca,
Burgos. Le sue poesie si diffondevano, suscitando polemiche. La sua attività letteraria gli creò difficoltà con i superiori. L'
arcivescovo Pacheco lo accusò di malcostume: tra i capi d'imputazione, il parlare durante le cerimonie, assistere alle
corride, scrivere
poesie. A 56 anni, con l'aiuto di alcuni nobili amici, riuscì a diventare
cappellano d'onore di
Filippo III. Caduti in disgrazia i suoi protettori, malato, incapace di risolvere i suoi problemi finanziari, cercò protezione, e la trovò con il
Conte di Olivares. Fu al seguito di
Filippo IV. Colpito da
epilessia, tornò a Cordova. Morì qui, nel 1627. Pochi mesi dopo usciva in Spagna la prima edizione dei suoi componimenti poetici, che suscitarono polemiche. Nella non breve carriera poetica di Luis de Góngora si possono distinguere due fasi:
- che va dagli esordi al 1610;
- comprende il periodo di tempo compreso tra il 1611 e il 1627, nel primo periodo il suo cultismo appare moderato e intelligibile, nel secondo, invece, esso tende sempre più all'ermetismo e all'oscurità.