Mario Camerini

Nato a Roma da Camillo, noto socialista, avvocato, originario dell'Aquila, e da Laura Genina, di famiglia altoborghese. Lavora per il cinema dal 1913 come sceneggiatore. Dopo l'esordio nella regia con Jolly (1923), Camerini si impone all'attenzione del pubblico e della critica, sul finire degli anni Venti, con alcuni film muti fra cui Kiff Tebbi (1928) e soprattutto Rotaie (1929), una drammatica storia d'amore presentata poco più tardi anche in Germania con notevole successo, che vide l'esordio dell'attore Guido Celano. Nel 1932 dirige il giovane Vittorio De Sica in Gli uomini, che mascalzoni..., garbato e accattivante lungometraggio che apre la sua seguono infatti quattro film ambientati nel mondo della piccola borghesia (Darò un milione, Ma non è una cosa seria, Il signor Max e I grandi magazzini), quasi tutti interpretati dalla coppia Vittorio De Sica - Assia Noris. Quest'ultima, russa di origine, diventò, in quegli anni, moglie del regista.