L
'occupazione sovietica delle repubbliche baltiche avvenne ai danni degli
stati baltici (
Estonia,
Lituania, e
Lettonia) nel
1940 allorché l'
Unione Sovietica invase i loro territori. Successivamente i governi locali furono costretti a dimettersi formalmente e a proclamare "governi del popolo" nelle tre repubbliche che alcuni mesi dopo furono
annesse all'Unione Sovietica. Dal giugno del 1941 la Germania nazista occupò gli stati baltici istituendo il
Reichskommissariat Ostland ma tra il 1944 e il 1945 l'Armata Rossa rioccupò le repubbliche baltiche incorporandole nello Stato sovietico; la loro indipendenza fu persa fino al 1991, con il
crollo dell'Unione Sovietica.