Raffaello Matarazzo


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Raffaello Matarazzo
Biografia
Gli inizi
Nato a Roma da una famiglia di origini napoletane resta ben presto, con i suoi due fratelli, orfano di padre e deve lavorare come fattorino postale per potersi mantenere agli studi frequentando il liceo classico. Si interessa di cinema sin da giovanissimo e nel 1929 entra nella redazione del quotidiano romano Il Tevere, ove istituisce la pagina di critica cinematografica, e con il quale lancia una iniziativa per la realizzazione di una "Università del cinema", idea che poi troverà attuazione nel 1935 con l'istituzione di quello che oggi è il Centro sperimentale di cinematografia. Nel frattempo fu anche chiamato a svolgere l'incarico di capo ufficio stampa del Dopolavoro dell'Urbe.. Nello stesso anno partecipa a delle discussioni sull'avvento del sonoro, dove ha occasione di conoscere i registi Camerini e Bragaglia, ed è quest'ultimo che gli commissiona un soggetto, che poi però non sarà realizzato. Nel 1931 diviene revisore di soggetti cinematografici per la Cines e sale per la prima volta sul "set" durante le riprese di Figaro e la sua gran giornata, quale aiuto regista di Camerini. Dopo aver scritto la sceneggiatura di un paio di pellicole (La telefonista diretto da Malasomma e Due cuori felici di Negroni), inizia l'attività registica con la direzione di due documentari celebrativi delle opere del regime: Littoria - la moderna Latina - sulla bonifica dell'agro pontino - e Mussolinia di Sardegna, che dichiarerà poi di non aver potuto rifiutare di girare, pur essendo di idee antifasciste.

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