Cineasti pienamente moderni, hanno contribuito allo sviluppo di un nuovo cinema (assieme alle vicine sperimentazioni di loro contemporanei quali
Hans-Jurgen Syberberg e
Marguerite Duras) che unisce una nuova estetica, grazie ad un nuovo statuto dell'immagine, della parola e del sonoro, dello spazio, del tempo, dell'attore e dello spettatore, coinvolti in un processo dialettico, ad un forte impegno politico, che presuppone la primarietà della coscienza.