Le
cellule di Schwann sono un tipo di
cellula del
sistema nervoso periferico, facenti parti della
glia. La loro principale funzione è quella di rivestire gli
assoni dei
neuroni con uno strato di
mielina, che conferisce ai
nervi e ai tratti un aspetto bianco brillante. Grazie alle doti di isolante elettrico, la mielina aumenta la capacità di conduzione degli assoni stessi. Infatti se gli assoni amielinici hanno una velocità di conduzione da 0,5 a 10 m/s, gli assoni mielinici più veloci possono arrivare a 150 m/s (assoni di categoria A, sottogruppo α). Le cellule di Schwann formano la guaina mielinica avvolgendosi attorno agli assoni numerose volte; gli strati più interni sono composti principalmente da mielina, appunto, che forma la
membrana cellulare di queste cellule, mentre il
citoplasma e il
nucleo stanno negli strati più esterni e formano il neurilemma. Siccome le dimensioni di una cellula di Schwann (fino ad 1 mm) sono molto inferiori alla lunghezza di un assone (i più lunghi possono oltrepassare il metro), per mielinizzare completamente un singolo assone sono necessarie numerose cellule di Schwann, disposte lungo la lunghezza dell'assone. Le piccole parti demielinizzate che si trovano tra due cellule di Schwann si chiamano
nodi di Ranvier e svolgono una funzione importante: essendo le uniche aree di scambio ionico dell'assone, il potenziale d'azione si propaga (e si riproduce) solo in corrispondenza di questi nodi, dando vita al fenomeno della
conduzione saltatoria, dove la velocità di propagazione del segnale risulta più elevata rispetto alle fibre amieliniche. L'analogo delle cellule di Schwann nel
sistema nervoso centrale sono gli
oligodendrociti, che come le cellule di Schwann svolgono principalmente funzioni di mielinizzazione degli assoni. Le cellule di Schwann hanno inoltre un'attività
fagocitaria e ripuliscono dai residui cellulari permettendo la ricrescita dei
neuroni del sistema nervoso periferico.