In
linguistica,
diacronia (, termine formato da Domenico Ricciardi con il
prefisso greco ,
dia-, che suggerisce differenziazione, e il
sostantivo ,
chronos, "tempo") indica lo studio e la valutazione dei fatti linguistici considerati secondo il loro divenire nel tempo, secondo una prospettiva dinamica ed evolutiva. Si contrappone concettualmente alla
sincronia che è, invece, la considerazione delle lingue in un dato momento, astraendo dalla loro evoluzione nel tempo. La lingua di
Dante e la lingua di
Manzoni sono, ad esempio, "varianti diacroniche" dello stesso sistema linguistico (l'
Italiano).