In
linguistica, il
genere è una
categoria grammaticale. Mediante il genere si collocano le parole in gruppi ai quali si applicano regole grammaticali diverse. Il numero dei generi è molto variabile nelle diverse lingue, potendo passare da più di un centinaio a due, senza contare gli idiomi in cui il genere è del tutto assente come il turco. Nelle lingue europee in cui il genere esiste la distinzione più frequente è quella fra due generi (per esempio nelle lingue romanze e in svedese) o tre (in latino, nelle lingue germaniche, in diverse lingue slave e in greco); in polacco i generi sono di fatto cinque e in inglese sono assenti se non per poche parole e per aspetti residuali di scarsa importanza. Nel caso di persone e animali, il genere corrisponde sovente al
sesso biologico dell'entità animata cui si riferisce il
sostantivo (
padre,
madre,
dottore,
dottoressa,
gatto,
cat,
gatta,
she-cat), mentre nel caso di vegetali, oggetti, concetti, azioni, qualità e alcuni ruoli esso è puramente convenzionale (
melo,
quercia,
sedia,
ragione,
salto,
capriola,
bontà,
sentinella).